Le Fonti Minerali

Le Fonti Minerali

La sorgente era nota fin dal 1820 e nel 1858 sorse un moderno stabilimento idroterapico con la sua fonte di acqua ferruginosa, ove venivano curate malattie di varia tipologia, ma si rigenerava anche lo spirito. La struttura era aperta da giugno a settembre e poteva ospitare fino a una trentina di persone.

VI era anche uno stabilimento per l'imbottigliamento che riforniva le farmazcie del regno per essere venduta come tonico e rimedio contro vari malesseri.
Nel 1875 l'acqua viene descritta come limpida e senza odore, e una volta raccolta nel bicchiere crea bollicine gassose; il sapore "è piccante, e solo lasciato a lungo all'aria diventa stitico". la sorgente si trovava all'epoca ad appena un metro dal torrente Orco e veniva consumata sul posto o imbottigliata e "spacciata" a Torino come "purgativa e diuretica, ma leggermente".
 
L'ultima concessione per l'imbottigliamento e la vendita dell'acqua minerale fu gestita dal Sig. Giachino dell'Hotel Levanna, che utilizzava bottiglie in vetro verde, sigillate con tappi di sughero ricoperti poi da carta stagnola. Alle bottiglie venivano incollate delle particolare etichette a colori, ed erano collocate in apposite casse che contenevano fino a 50 bottiglie. Le casse venivano immagazzinate in depositi a Locana, a Rivarolo e a Torino da dove si procedeva poi alla distribuzione al dettaglio.
L'attività dell'imbottigliamento durò fino alla seconda Guerra Mondiale.